Fud Milano è un progetto di Andrea Graziano, l’estroso creatore del format che dal 2012 crea ambienti contenitori,
come li definisce lui, con «tante cose buone e tante cose belle, produttori e persone» che già dal 2012 lavorano con e per questo progetto.
Fud è un progetto che attenziona la regionalità, che vuole raccontare la Sicilia servendosi di una comunicazione efficace, ironica e che racchiude in sé una realtà ad oggi fatta di grandi numeri: più di 125 dipendenti, oltre 60 produttori locali siciliani che offrono eccellenti prodotti di qualità (anche se racchiusi in quello che può sembrare un semplice panino ma che in realtà è una vera e propria chicca culinaria), un giro di affari di ben 8 milioni dato dai 700 coperti giornalieri per ognuno. Il fenomeno Fud ha preso il via prima a Catania, raddoppiando con Fud-off, ambiente con un contesto estetico diverso, laboratorio di una Chef che ama creare deliziosi equilibri gastronomici tra culture diverse, Valentina Chiaramonte. Ha poi conquistato Palermo con Fud e Fud-Bocs, la versione “marina” di Fud ed infine ha superato lo Stretto per abbracciare i Navigli e tutti quei siciliani che per lavoro o per diletto vivono Milano.
In questo ricco contenitore, ha contribuito alla realizzazione di Fud Milano anche Camuti, con le sue lavorazioni artigianali, le attrezzature dei suoi migliori partner e le competenze del suo staff di progettisti.
Il progetto ha da subito presentato una sfida non indifferente, essendo il tutto una rivisitazione di un’antica falegnameria milanese. Citando un pensiero dal sito dello studio di architettura Balla-Calvagna, scelto dalla proprietà per la realizzazione del concept, layout e design mobili: «Fud vuole essere una bottega in cui il visitatore partecipa all’intera esperienza del cibo, dalla preparazione alla degustazione, in un luogo che dà pari dignità ad ognuna di tali fasi […]». Insomma, chiunque può far parte della grande comitiva dei “Fud Pipol”!
Nella prima stanza, antistante ai Navigli, si nota sin da subito la semplicità dei materiali, ferro e legno multistrato con venature a vista, utilizzati per realizzare la scaffalatura che, partendo dal soffitto, mostra al visitatore un’area vendita con una vasta gamma di prodotti a marchio Fud e il bancone dove si spilla e serve birra.
Nella seconda stanza, l’impatto notevole è dato dal tavolo sociale di oltre 6 metri di lunghezza, ottenuto con un unico pezzo in legno monoblocco e tutto intorno sedute con panche e tavoli dello stesso materiale.
Per dare il meglio in tavola, la brigata Fud ha a disposizione soluzioni di laboratorio, firmate Camuti, tra le più versatili e di qualità.
La cottura, in particolare, è stata affidata ad un Kit combi-duo 061 Rational, soluzione che offre due apparecchi (sovrapposti) che permettono di lavorare contemporaneamente in diverse modalità, in spazi ridotti.
Per ottenere delle friabili “fud cips”, un assistente d’eccezione: Superfry 2.0, la rivoluzionaria friggitrice con display touch screen 7’’ e il sistema PREMIX SYSTEM che permette di duplicare la produttività. Immancabili gli spremiagrumi e frullatori della Sirman, il banco salumeria Criocabin e tanti altri affidabili assistenti. Il lavaggio è in ottime mani con la linea Prime Comenda.
Fud è quel posto dove si mangia la Sicilia, ovunque ti trovi.
La sua crescita in termini di numeri significa la crescita di un intero comparto che ha preso vita grazie al disegno di semplicità e di racconto del territorio firmato Andrea Graziano. È il disegno di un professionista, di un amico, con il quale è stato un piacere vivere questa avventura chiamata “Fud Milano”.
Si iu sun!
Ci vediamo da Fud Milano
Foto: Giuseppe Casaburi